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Esenzione bollo per le moto storiche: forse ce la facciamo

esenzione bollo

Il nuovo codice della strada è entrato nel rush finale. La Commissione Trasporti ha già approvato il testo finale, che ora è in discussione al Senato. In questo testo ci sono due importanti novità per i possessori di moto storiche con più di venti anni ufficialmente riconosciute dagli enti abilitati. Una è l’esenzione del bollo, l’altra è l’obbligo di revisione ogni quattro anni.

C’è l’esenzione del bollo per le moto con più di venti anni nel testo finale di modifica del nuovo Codice della Strada. Testo che è stato già approvato dalla commissione trasporti ed ora in discussione al Senato. Per la precisione, in questo testo è stata inserita una norma che regola i veicoli d’interesse storico e collezionistico con più di venti anni. Essi, secondo la nuova norma, sono esenti dal pagamento del bollo. Ma solo quelli “individuati con propria determinazione dagli enti abilitati”. Gli enti abilitati sono l’Asi, la FMI e i registri storici Fiat, Lancia e Alfa Romeo.

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In questa categoria possono rientrare anche i ciclomotori e le macchine agricole. Le auto storiche infine dovranno sostenere la revisione ogni quattro anni.

Insomma, non solo la novità delle 125 e delle moto elettriche che potranno cominciare a circolare in autostrada e in tangenziale. Il nuovo codice della strada forse ci riserverà un’altra bella novità.

Ricordiamo che per ottenere l’esenzione, una volta approvata la legge, le moto con oltre venti anni dovranno essere sottoposte al giudizio degli enti abilitati. Gli enti che abbiamo citato qualche riga sopra. Per chi non lo sapesse, questi enti richiedono che la moto sia in prefetto stato e che sia assolutamente originale in ogni sua parte quando viene sottoposta al giudizio degli esaminatori. Per chiedere di iscrivere la propria moto nell’elenco di quelle di “interesse storico”, bisogna essere iscritto alla FMI o all’ASI. Poi si deve pagare una tassa e fornire foto e documenti vari.

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