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Ducati Superbike dalle stelle alle stalle nel mondiale 2019

ducati superbike

Possiamo dire di averlo scritto per primi. La Ducati Panigale V4R è una moto velocissima (oltre che bellissima). Ma dalle cadute di Bautista a Jerez, Misano e Donington, oltre che dalle scarse prestazioni di Davies, avevamo capito che c’erano problemi di ciclistica da risolvere, soprattutto con il feeling all’avantreno. Il disastro di Bautista a Laguna Seca, e le parole pronunciate per la prima volta da entrambi i piloti, hanno confermato le nostre intuizioni. E intanto il Mondiale 2019 è nelle mani di Jonathan Rea…

La Ducati ha visto volatilizzarsi il titolo Superbike in quattro gare: Jerez, Misano, Donington Laguna Seca.  Alvaro Bautista, vincitore incontrastato delle prime 11 manche del mondiale 2019 (bottino pieno a Phillip Island, Buriram, Aragon e Assen) ha cominciato a vacillare ad Imola (persa gara-1 nei confronti di Rea), ha fatto vedere la prima crepa nel suo “muro” invalicabile a Jerez (caduta in gara-2 dopo aver dominato gara-1 e Superpole race della domenica mattina). Muro che  è definitivamente crollato a Misano, con una seconda caduta in gara-2. Poi è caduto a Donington, e a Laguna Seca in gara-1 il sabato e nella Superpole race della domenica. Tutte le cadute (tranne quella della Superpole race di Lagna Seca, causata da un contatto in partenza) sono state uguali: chiusura di avantreno nel momento in cui, ad inizio gara, il pilota spagnolo cercava di spingere forte per imporre il ritmo. 

Scrivemmo a suo tempo che quelle cadute sembravano causate da una mancanza di feeling con l’avantreno. Per sua stessa struttura, il telaio della Panigale V4R è molto rigido, e probabilmente non trasmette ai piloti sensazioni standard. All’arrivo di gara-1 a Laguna Seca abbiamo sentito Davies ammetterlo per la prima volta, spiegando che più volte gli stava chiudendo lo sterzo mentre cercava di spingere in frenata. E lo stesso ha detto Bautista spiegando la caduta in gara-1.

«Sono caduto senza capire il perché. All’improvviso ho perso l’anteriore e non stavo spingendo al massimo. Avrei potuto vincere.»

Per fortuna a Laguna Seca, per la prima volta nella stagione si è rivisto il Chaz Davies veloce ed efficace che conoscevamo. è stato lui ad ammettere che per la prima volta quest’anno è riuscito ad interpretare la V4R in un modo efficace. E ha così raccolto due secondi posti e la prima vittoria stagionale (in gara-2).

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Ora lo stop del Campionato Mondiale Superbike di quasi due mesi consentirà ai tecnici Ducati e al pilota di resecare tutto e capire il perché di queste cadute a ripetizione.

Sempre lo sterzo che si chiude. Ormai è chiaro che sull’anteriore della Panigale c’è un problema da risolvere. Per fortuna ora il campionato si ferma per quasi due mesi, e in Ducati potranno analizzare con calma la deblacle che ha portato il team a perdere una leadership che sembrava impossibile da scalfire dopo le prime quattro gare.

Va comunque dato merito a Jonathan Rea di non aver mai mollato, neanche nei momenti peggiori della stagione. Quando era difficile per lui accontentarsi di un secondo posto a distanza siderale da Bautista, ne ha accettati e messi in paniere molti. Tanti bocconi amari che oggi lo ripagano con un vantaggio in classifica di 81 punti che a  quattro gare dalla fine sembra, questo sì, incolmabile!

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