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Il punto sulla linea: DUCATI SCRAMBLER 1100 Special

DUCATI SCRAMBLER 1100 Special

Le moto che si ispirano alle icone del passato si ritiene siano destinate ad un’evoluzione più ridotta delle altre, proprio perché non possono discostarsi troppo dall’icona. Il progetto scrambler di Ducati sembra essere una felice eccezione perché ha generato un grappolo piuttosto ricco di varianti.
La Special onora il suo nome, nella vivace famiglia si distingue perché sembra proprio che un preparatore ci abbia messo le mani. Nel complesso è molto più disegnata, ha più elementi e più definiti. Ad esempio il parafango anteriore ha un look molto più contemporaneo rispetto all’unghia anni ‘70 del progetto originario.

DUCATI SCRAMBLER 1100 Special

C’è poi il telaietto sottosella più scolpito e lavorato. Una strategia che porta ad una moto attraente che conferisce un senso di value for money nettamente superiore alle sorelle. Il motore è poderoso e condiziona le viste laterali, la scelta di cromare gli scarichi impreziosisce, forse un trattamento spazzolato avrebbe creato ancora più personalità. La sella è senza dubbio la più curata della famiglia scrambler, su questo particolare gli altri modelli risultano un po’ poveri.

Ci si lascia attrarre, le si gira intorno, si fantastica magari su qualche ulteriore personalizzazione, si apprezza il senso di potenza che conferisce la vista di tre quarti posteriore, complici anche i due terminali alti… Già i due terminali alti sollevano un dubbio amletico: un Monster travestito da Scrambler, o una Scrambler con un trapianto Monster? Sarà mica vero che le icone non possono evolvere?

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