Ducati e Bautista, ora volano anche gli stracci

Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati, con un tweet  smentisce le recenti dichiarazioni di Bautista. Secondo lui Bautista se ne sarebbe andato per i soldi, non perché il team stesse lavorando per avere Redding.

Il Tweet di Claudio Domenicali di venerdì 27 settembre è abbastanza eloquente. Ducati e Bautista si sarebbero separati per una questione economica, non per gli altri motivi che Bautista avrebbe confessato. Alla TV del promoter Dorna, infatti, Bautista avrebbe detto che la scelta di andare in HRC è maturata dopo aver capito che Ducati stava puntando su Scott Redding per il 2020.

Il Tweet di Claudio Domenicali recita invece: «Questa foto è stata l’inizio di una fantastica serie di vittorie. Ora Bau Bau dice che ha lasciato la Ducati per la Honda quando abbiamo deciso per Scott, e non era per i soldi. Ma gli abbiamo fatto un’offerta con 6 zeri per due anni e ha rifiutato, voleva di più, nient’altro. La vita è fatta di scelte».

Naturalmente la Ducati ha già preso i necessari provvedimenti tecnici in vista della prossima stagione. Ai test del prototipo 2020 che si sono svolti a Valencia la settimana precedente la gara Sueprbike di Magny COurs, il pilota spagnolo non ha potuto girare. Ad occuparsi della moto 2020 sono stati Chaz Davies e il collaudatore Lorenzo Zanetti. 

Fra le brutte notizie per Ducati nella vicenda di Bautista, c’è anche da catalogare quella relativa al capotecnico di Bautista, Giulio Nava, che dal mese di novembre si trasferirà in HRC al seguito del pilota spagnolo. 

Insomma, il mondiale Superbike 2019, cominciato sulle ali delle 11 vittorie consecutive di Bautista e della Panigale V4, sta finendo nel peggiore dei modi per la Casa di Borgo Panigale. Ha perso un mondiale che a maggio sembrava già in cassaforte, e si ritroverà nel 2020 come avversari il suo pilota e un capotecnico (che naturalmente porterà con se molte preziose informazioni) come rivali in un team Honda ufficiale.