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DUCATI… DESMODOVI SI, DESMOJORGE NO

I piloti Ducati: Dovizioso 79 punti, Lorenzo solo 46 punti (ironia del destino). Cosa sta succedendo al pilota spagnolo campione del mondo?

25 milioni di dollari. Non ci è dato sapere se Jorge Lorenzo, un campione che ha dimostrato di saper far volare le sue moto, pilota spagnolo della Ducati sia quello più pagato del circuito, ma non è questo il punto.

Come mai In Yamaha era molto più semplice ottenere risultati validi, mentre con la Ducati incontra moltissime difficoltà addirittura a salire sul podio?

Basandoci sulle immagini e sulle dirette TV, possiamo affermare che nello stile Jorge, per guidare la Ducati, si è dovuto avvicinare molto allo stile di Dovizioso: lavora molto più di busto e in certe curve la piega sembra meno estrema.

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Il nuovo stile di DesmoJorge

 

Fino alla stagione scorsa, lo stile di guida e l’impostazione del corpo era ben diversa: in rettilineo ben spalmato dietro al cupolino, in curva molto più aggressivo e in frenata era difficile vedere il piede interno alla curva staccarsi dalla pedana.

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Il vecchio stile di Lorenzo, su Yamaha (in foto, il discusso casco HJC)

 

Un’altra grossa differenza sta nella moto: Yamaha ha sempre investito risorse nel perfezionamento del telaio e ad oggi è un riferimento per quanto riguarda facilità di guida ed equilibrio (i risultati di Zarco ne sono una valida prova), mentre Ducati ha motore ed elettronica di primissimo livello. L’evoluzione telaistica tra la Desmosedici GP16, GP16.1 e GP17 è solo a livello di saldature e punti di giunzione, che hanno modificato sulle diverse moto la sola distribuzione dei pesi.

Un altro grosso svantaggio per Ducati è stato il divieto di porre alette supplementari, oggetto di studio e di innovazione firmate Dall’Igna, i cui vantaggi erano innumerevoli. La nuova carenatura, vista in versione test in Qatar, pare abbia dato dei buoni risultati ma ad oggi non è ancora stata portata in gara.

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La stranissima e rivoluzionaria carenatura Ducati vista in Qatar

 

Un fattore aerodinamico che però potrebbe influenzare il pilota spagnolo è il casco. Lo Shark Pro Carbon Race R ha una particolare appendice aerodinamica che, sui rettilinei medio-lunghi, dovrebbe garantire velocità massime più alte di 2-3 km/h. Shark era il casco di Jorge durante la stagione 2015 (quando vinse l’ultimo mondiale) e nel 2017, e sempre in stretta collaborazione con l’azienda ne ha curato gli aggiornamenti. La sua validazione ha poi aperto la sperimentazione anche ad altri piloti di livello altissimo, come Guintoli, Redding, Zarco e Lowes.

Come è possibile che tutti abbiano piccoli vantaggi tranne Lorenzo? Cosa è andato storto nello sviluppo di Shark? Che la delicata aerodinamica della rossa risenta di quella piccola appendice aerodinamica?

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Il casco Shark di Lorenzo con la nuova appendice aerodinamica

 

Non possiamo pensare che Jorge sia un pilota finito, ma che si tratti del fantino sbagliato sul cavallo sbagliato. Come dice il saggio, girare una manopola sono capaci tutti, raddrizzare il telaio è mestiere di pochi, e Ducati in questo campo dovrebbe prendere ancora molti appunti.

Questo weekend, durante la gara del Mugello, Dovizioso e Petrucci (su Ducati ufficiale gestita da un team clienti) hanno bastonato Lorenzo a suon di giri veloci. Siamo convinti che se Dovizioso e Petrucci guidassero la moto affidata oggi a Lorenzo, non potrebbero essere più veloci del pilota spagnolo.

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Il “classico” casco Suomy di Dovizioso,: design classico e nessuna appendice aerodinamica

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