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Decreto Clima: ci tolgono le moto e ANCMA è contenta!

decreto clima

Comunicato stampa davvero curioso quello di ANCMA: il governo cerca di convincerci a rinunciare alle moto con il “decreto clima”, e gli industriali del settore si dicono soddisfatti!

Questo il commento di Giannetto Marchettini, Commissario Confindustria ANCMA, l’associazione nazionale che riunisce l’industria delle due ruote, rispetto all’approvazione di ieri da parte del Consiglio dei Ministri del cosiddetto “Decreto Clima”.

«Non possiamo che apprezzare l’impegno del Governo in questa direzione e qualsiasi iniziativa in grado di sostenere il mercato e valorizzare gli investimenti che l’industria delle due ruote impiega da sempre in ricerca e sviluppo per migliorare l’impatto ambientale dei veicoli».

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GIannetto Marchettini, Commissario di Confindustria ANCMA.

«Il provvedimento – ha aggiunto Marchettini – contiene alcune delle istanze che abbiamo sottoposto all’esecutivo con grande spirito di dialogo. In particolare l’inserimento tra i destinatari delle misure anche i cittadini che vorranno acquistare una bicicletta a pedalata muscolare o elettrica, tema su cui ci siamo spesi molto». 

Poi, forse intuendo che questo modo di “spendersi” potesse far in qualche modo trasalire tutto il mondo moto, in merito ai “soli” veicoli elettrici Marchettini ha “auspicato che si possano trovare le risorse necessarie rinnovare e rendere più strutturali e duraturi gli incentivi anche per l’acquisto di motocicli e ciclomotori».

Insomma: il governo vara un decreto che ci promette 500 Euro se buttiamo via i nostri vecchi scooter e moto a due tempi (tanto vecchi poi no, visto che si parla di Euro 2 ed Euro 3) per passare ai trasporti pubblici, alle bici (anche a pedalata assistita) e, udite udite, al car sharing.

Cioè… proviamo a capire: dobbiamo eliminare i vecchi due tempi (e fin qui nulla da dire) per salire su un’autobus diesel oppure su un’automobile in car sharing che, in moltissimi casi, non è elettrica ma a combustione interna?

E tutto questo senza che qualche rappresentante di categoria si sia mosso per far capire al governo che uno scooter o una moto di ultima generazione inquinano mille volte meno di un autobus, e un centinaio di volte meno di una qualunque auto Euro 6 che nella maggior parte dei casi si muove con un solo passeggero a bordo, esattamente come una moto? 

Non potevamo chiedere di destinare quel bonus anche all’acquisto di un qualsiasi scooter o moto moderni? Una moto Euro 4 inquina il 90% in meno di una vecchia Euro 2… Ma questo i rappresentanti di categoria lo sanno? Oppure, visto che adesso il vento tira tutto verso le bici, ANCMA è diventato il rappresentante soltanto delle due ruote a pedale?

Per il momento si tratta di pure disquisizioni filosofiche. Ma se questo è l’orientamento, povera moto…

Insomma, è pur vero che stiamo parlando del nulla. Al momento sono disquisizioni di pura filosofia.  Perché il decreto clima, così come è stato approvato si risolverà nell’ennesimo nulla di fatto (titoli di copertina a scopo promozionale del governo a parte). Mette infatti a disposizione così pochi soldi (255 milioni) che ne potranno usufruire pochissime persone. Qualche migliaio di possessori di vecchie automobili e vecchi motorini e solo se residenti nelle 60 città italiane a rischio multa da parte della UE per aver superato i limiti di emissioni concessi. 

Però la cosa sconvolgente, è capire che chi (ANCMA) dovrebbe difendere il proprio orticello, si dice d’accordo su un decreto clima che tende “tout-court” a eliminare le moto. E questo senza nemmeno cercare di aprire un dibattito serio sulla mobilità a due ruote. Senza cercare di far capire che le moto, tutte le moto, non solo quelle elettriche, possono essere una soluzione, non un problema!

Lo abbiamo già scritto e lo ripetiamo: va bene eliminare dal traffico i vecchi motorini e le moto a due tempi. E va bene incentivare il passaggio all’elettrico. Fin qui siamo tutti d’accordo. Ma perché non far capire al governo che certi incentivi (compresi anche quelli, finora praticamente inutilizzati, destinati all’acquisto di moto e scooter elettrici) potrebbero essere dirottati anche sull’acquisto di moto e scooter di ultima generazione a motore endotermico? Li costruite voi e non sapete che inquinano ormai quasi zero? E non sapete che scooter e moto decongestionano il traffico molto più di un autobus, un tram e un’auto in car sharing? Non sapete che l’inquinamento dipende anche dalle ore che passi nel traffico? E non sapete che una moto e uno scooter restano accesi molto, ma molto meno di un’automobile di una flotta di car sharing e/o di un autobus a gasolio?

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