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Dainese ARchivio. “Da motociclista credo dovrebbe diventare luogo di pellegrinaggio”

Dainese ARchivio

Dainese ARchivio. Un luogo magico, pensate che nelle recensioni su google qualcuno si sbilancia addirittura descrivendolo così:

“Da motociclista credo dovrebbe diventare luogo di pellegrinaggio.”.

Dainese ARchivio

E’ tutto insieme, nella zona industriale fuori dall’uscita Vicenza Ovest, ma più che la sede del brand e dello store aziendale quello che fa sognare è il Dainese ARchivio, 900 metri quadrati con exhibit interattivi, oltre 500 tute autentiche da toccare con mano, 20 sezioni tematiche e il riassunto di una storia da fiaba: quella che porta dalla realizzazione di un paio di pantaloni in pelle da motocross in un garage (come tutti i big brand nati un tempo, nota romantica che oggi sarebbe impossibile da replicare) al marchio che oggi è arrivato a fornire i piloti più veloci del motociclismo, del ciclismo, dello sci e pensate un po’… anche gli astronauti.

Dainese ARchivio

C’è una parte del museo “fredda”, quella della storia di un uomo come tanti che ha fondato un’azienda di successo. Della tecnica, che ha saputo fondersi alla passione inventando e reinventando cose già in uso (o che la natura aveva creato millenni prima) e forgiando il successo di quell’uomo e di quella azienda.

Ma c’è una parte che non ha uguali al mondo, una raccolta di più di mille tute incidentate. Tute indossate in gara e che hanno protetto i piloti. Ora sono immobili, come cristallizzate dopo la battaglia. Sono l’Archivio Dainese. Questa è la parte “calda”, quella che emoziona e permette di respirare la storia, la passione, la virilità di chi si è sfidato a 300 km orari su pochi centimetri quadrati di gomma a contatto con l’asfalto per guadagnare decimi di secondo preziosi. Pelle animale, protezioni, abrasioni. E’ tutto vero, si può toccare con mano la storia del motociclismo ed esserne rapiti.

A proposito di storia del motociclismo, oltre alla sezione “La foresta delle tute” ci sono “Campioni del mondo” e “Il casco di Vale”. Due appuntamenti da non perdere certamente per il significato sportivo che hanno, ma anche per poter osservare l’evoluzione dell’abbigliamento da gara in quasi mezzo secolo.

Proseguendo nel Dainese ARchivio, subito dopo l’illuminante sezione dedicata alle pubblicità che hanno fatto da altare a Dainese in questi decenni, due sale dedicate a corse leggendarie: il Tourist Trophy e la Parigi-Dakar.

E poi ancora, tanta tecnica e tante spiegazioni, compresa la zona del “DAR Lab”: uno spazio didattico innovativo studiato per le scuole e dedicato ai più giovani, dove poter sperimentare, capire e toccare con mano come nasce un’innovazione tecnologica.

Dainese ARchivio

Tutto questo vi attende in Via dell’Economia 64, a Vicenza il venerdì ed il sabato (biglietti acquistabili a 0,00 euro + 1,50 euro di prevendita qui) ma anche dal Lunedì al Venerdì (per gruppi, solo su prenotazione). Tenete d’occhio il sito, a questo indirizzo vengono pubblicati eventi come le visite guidate gratuite.

C’è da scommettere che ne verrà organizzato uno di rilievo per il primo anniversario dell’apertura del museo Dainese ARchivio fortemente voluto dal fondatore dell’azienda, Lino Dainese. Il 27 luglio tenetevi quindi liberi, sicuramente l’azienda vicentina saprà stupirci con un evento all’altezza dell’avvenimento. Magari ad opera della nuova proprietà.

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