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Da Assen nuovi limiti ai regimi di rotazione dei motori Superbike

Da Assen

Alla vigilia del quarto appuntamento stagionale, che si correrà domenica prossima ad Assen, la Federazione Internazionale e la Dorna hanno reso noti nuovi criteri di bilanciamento delle prestazioni per la categoria Superbike. Stop alle concessioni per Ducati e Kawasaki, e meno giri per la Panigale.

Da Assen, domenica prossima, ci saranno nuovi limiti per i regimi massimi di rotazione delle Superbike. Il dominio totale fin qui espresso dalla Ducati Panigale V4 di Alvaro Bautista ha convinto i tecnici della Federazione ad agire. Nel rispetto del regolamento, sono state ribilanciate  le prestazioni fra le moto protagoniste del campionato.

Al termine del terzo round del Campionato Mondiale Superbike, corso ad Aragon domenica scorsa, la classifica dei “punti di concessione” vede i primi due costruttori, Ducati e Kawasaki, in cima. Il divario in questa particolare classifica fra questi due costruttori è di soli 7 punti (20-13). In virtù di questo, e stando al regolamento, non sarà consentito a nessuno dei due alcun upgrade delle parti in concessione durante la stagione. 

Ai restanti produttori impegnati nel campionato (Honda, BMW, Yamaha) sarà invece concesso un solo upgrade durante la stagione. Il calcolo dei punti della “classifica concessioni” viene effettuato considerando solo i risultati delle gare a distanza intera (gara 1 e 2 di ogni round).

Limitazioni dei giri motore: 250 giri in meno per Ducati, 500 in più per Honda

la Dorna e la FIM, analizzando con i loro esperti tecnici le prestazioni fin qui espresse dalle varie moto impegnate nel campionato, hanno anche deciso di modificare i limiti dei regimi di rotazione massimi concessi alle moto.

Nel dettaglio, è stato abbassato di 250 giri/min il regime di rotazione per la Ducati Panigale V4, e si è alzato di 500 giri/min il regime di rotazione concesso alla Honda CBR 1000 RR.

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500 giri di motore in più per la Honda SBK.

Una particolare considerazione è stata applicata nel caso della BMW. La Casa tedesca, infatti, dopo aver dichiarato ad inizio campionato le parti in concessione che intendeva modificare. Ma ha scelto di correre nei primi due eventi utilizzando un motore standard. Ciò è conforme al regolamento. Ma ha falsato il calcolo delle prestazioni dopo la terza gara (in cui hanno finalmente usato il motore con le specifiche in concessione). Per questo solo alla Honda è stato concesso di alzare il regime di rotazione. Partendo dal presupposto che le modifiche al regime di rotazione vanno applicate in step di 250 giri/min, si è tenuto conto che le prestazioni della Honda consigliavano due step (500 giri) in più.

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per la BMW, come per Honda e Yamaha, un upgrade da qui a fine stagione.

Dal Round 4 (Assen) i limiti di regime massimo ammessi saranno quindi i seguenti:

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