Clamoroso: Harley Davidson fuori dall’indice S&P 500 Il declino della Casa di Milwaukee si misura anche in borsa.

Dal prossimo 22 giugno, le azioni della Harley Davidson saranno fuori dal listino Standard & Poor’s 500 del Dow Jones. Cioè, non è più considerata una grande impresa a stelle e strisce.

L’indice Standard & Poor’s (S&P) 500 è un riconosciuto indicatore dello stato di salute economica delle maggiori imprese statunitensi. Perché l’S&P 500 misura appunto  la performance azionaria di 500 grandi società quotate in borsa negli Stati Uniti. Essere inclusi nell’indice S&P 500 del Dow Jones è un segno di prestigio per un marchio. E la rimozione annunciata per il prossimo 22 giugno di Harley-Davidson è sicuramente un duro colpo psicologico per l’azienda di Milwaukee. Che ha lottato fino all’ultimo momento utile per rimanervi inclusa.

Nel breve termine, questa rimozione potrà sicuramente influire sull’andamento del titolo Harley Davidson. Perché molti fondi di investimento, ad esempio, per statuto possono investire solo nei titoli compresi nell’S&P 500. 

La rimozione di Harley-Davidson dal listino è figlia del calo del prezzo delle azioni e quindi della capitalizzazione di mercato. Harley-Davidson attualmente ha una capitalizzazione di mercato di 3,89 miliardi di dollari, il ché è molto sotto gli 8,2 miliardi di dollari normalmente necessari per includere un marchio nell’indice.

Ora Harley-Davidson passerà all’indice del sottosettore dei produttori di motocicli GICS S&P MidCap 400. Insomma, Harley-Davidson non è più considerata una società a grande capitalizzazione degna dello S&P 500. Al posto di Harley Davidson e di altre due società “destituite”, entreranno nello S&P 500 la Tyler Technologies Inc., Bio-Rad Laboratories Inc. e Teledyne Technologies Inc.

Dopo l’annuncio dell’esclusione dall’indice S&P, arrivato lunedì, le azioni Harley hanno chiuso a 25,02 Dollari, in calo di sei centesimi. Nell’ultimo anno il valore delle azioni Harley è oscillato in un intervallo compreso tra 14,31 e 40,89 Dollari.