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Cervelli Ducati in fuga dal team MotoGP

cervelli ducati

L’emorragia di elettronici Ducati dal Team MotoGP ha assunto la dimensione di una fuga di cervelli. Nel 2020 anche Marco Frigerio, attuale elettronico di Jack Miller, lascerà per andare in Yamaha. Si tratta della quinta defezione in pochi anni.

È una vera e propria fuga di cervelli quella in atto nel team MotoGP Ducati. sono cinque gli elettronici che hanno lasciato la Casa di Borgo Panigale negli ultimi anni per approdare in altri team. Filippo Tosi, Michele Gada, José Manuel Cazeaux, Claudio Raina e nel 2020 sarà la volta di Marco Frigerio. Questa è la lista degli ingegneri elettronici che negli ultimi anni hanno lasciato la Ducati per andare a lavorare per diversi team Honda, Suzuki e Yamaha MotoGP. Frigerio, è il “transfuga” più recente. Finirà nella squadra Yamaha ufficiale alla fine della stagione 2019.

I responsabili del team Ducati naturalmente minimizzano affermando che, pur essendo una situazione non piacevole, certi movimenti fanno parte delle normali dinamiche di un mercato dove le persone sono libere di cambiare posto di lavoro.

Ma per quanto normali, certi movimenti possono”far male”. Frigerio, oggi in Ducati Pramac al fianco di Jack Miller, può essere ritenuto oggi uno dei massimi esperti di elettronica di Borgo Panigale.

Frigerio si unirà a Gada alla Yamaha. La sua missione sarà quella di migliorare ulteriormente la gestione elettronica delle moto di Iwata che Valentino Rossi e Maverick Viñales sperano offriranno presto una maggiore competitività. Yamaha è stata l’ultima delle Case giapponesi in MotoGP a ingaggiare ingegneri elettronici italiani nel suo garage. Gada è arrivato lo scorso anno dal team Yamaha World Superbike e ha lavorato in questa stagione con Rossi.

La fuga di cervelli è stata tutta verso i giapponesi, ma anche KTM ci ha provato senza successo.

Anche Honda sa bene cosa significa avere un ex ingegnere elettronico della Ducati. Marc Marquez è affidato a Tosi. E dopo il suo arrivo nel box Honda le lamentele sull’elettronica della RC213V cessarono.

Lo stesso si può dire per il team GP Suzuki creato da Davide Brivio, che aveva ben chiaro di cosa avesse bisogno nel suo garage. Cazeaux, uno dei pionieri dell’elettronica in Ducati, si è unito al team Suzuki fin dall’inizio. Anche Claudio Raina, un altro ex ingegnere di Borgo Panigale, è nello stesso box.

I giapponesi non sono i soli a pescare in Ducati. Nella squadra della KTM c’è Andrea Agostini, che gli austriaci hanno preso dalla McLaren ma che si è formato in ingegneria elettronica a Borgo Panigale. Sembra che KTM abbia cercato di ingaggiare senza successo anche altri ingegneri Ducati.

Il rispetto di cui i suoi ingegneri godono negli altri box può essere un grande motivo di orgoglio per la Ducati, ma non c’è dubbio che la cosa stia assumendo anche le dimensioni di un problema…

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