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Bridgestone: difficile colpire i potenti…. più facile prendersela con il consumatore

Bridgestone, primo produttore mondiale di pneumatici indica la strada ai concorrenti minori come Michelin, Continental, Dunlop o Pirelli e non rilascia listini prezzi ufficiali.

Il sito ti dice quale sia il loro pneumatico per la tua moto, ma non ti dice cosa costa.

L’attenzione su Bridgestone, casa giapponese dal nome americano, è emersa in occasione di un comunicato dove racconta che si occuperà dei sistemi antisismici per i palazzi che ospiteranno le olimpiadi di Tokio del prossimo anno. Lodevole, ma per noi, che ci occupiamo di moto, cosa fa?

Nel sito, ricco di informazioni sulle caratteristiche di ogni singolo pneumatico, non è presente il listino prezzi dell’anno in corso, quindi ricorriamo al tasto shopping di Google e qui troviamo le sorprese

IL LISTINO DELLA CASA, ASSENTE

Prendiamo ad esempio i Bridgestone Battlax Evo T30 versione touring e sport touring. Il listino prezzi ufficiale (ultimo reperibile online, visto che la casa non lo rilascia…) proponeva un prezzo iva esclusa da circa 300 Euro per la coppia di pneumatici, che ivati diventano oltre 360.

IL PREZZO DAL MERCATO

I prezzi che si trovano online vedono gli stessi pneumatici venduti ad un prezzo inferiore ai 190 Euro, spediti a casa. Resta solo il montaggio

Se un piccolo produttore orientale, tanto per citare casi avvenuti, per entrare nel mercato lascia che a far prezzo sia il mercato, un atteggiamento di questo tipo non è ammissibile dal leader mondiale (Bridgestone vale oltre 5 volte Pirelli in termini di fatturato). Con un atteggiamento così gli altri che seguono come minimo devono adeguarsi ed ecco che oggi il mercato del pneumatico è diventata una giungla.

La responsabilità di questi comportamenti, degni di un Suk arabo, è di quei manager che per incapacità, pigrizia o mancanza di volontà subiscono il mercato e a pagare il conto è il consumatore che spesso prende fregature perché non correttamente informato.

Pneumatici sottocosto, Bridgestone come gli altri

Riguardo agli pneumatici sottocosto le case interpellate dicono di non saperne nulla, evidentemente nessuno in azienda controlla internet. E allora, per esclusione, dobbiamo pensare che quegli pneumatici venduti come nuovi, sono forse falsi o ricostruiti?

Così fosse si tratterebbe di una doppia beffa per gli utenti, ma dubitiamo possa essere così, perché in questo caso, dovrebbero subito essere chiusi i siti ed arrestati i disonesti trader.

Ci potrebbe essere un altro motivo! Le grandi case come Bridgestone ma non solo basta vedere Dunlop o Michelin, usano scaricare sui grandi dealer europei i propri errori in fase di programmazione, e svendono quantità enormi di prodotto che a loro volta questi distributori rimettono sul mercato partite a prezzi molto bassi e diversi, perché in questo caso a leva è finanziaria e il grossista i grandi utili li fa con la velocità con cui riesce a rivendere tutta la merce.

Un’altra strada è data dall’evasione dell’iva e conseguente mancato pagamento del PFU, che come vi abbiamo raccontato, e, come vi abbiamo spiegato, anche l’acquirente di questi pneumatici potrebbe avere delle grane penali per incauto acquisto ed evasione.

Non abbiamo parlato delle responsabilità dei produttori … l’Europa l’ha stabilita, ma in Italia non viene applicata perché è sempre difficile colpire i potenti mentre è molto facile prendersela con il singolo consumatore.

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