Claudio Corsetti
In sole sei settimane di lavoro, Bosch è stata in grado di mettere a punto una versione specifica per Covid-19 del suo tester automatico Vivalytic. Ad aprile prime consegne in Germania. A seguire nel resto del mondo.
Dopo soltanto sei settimane di sviluppo nei suoi laboratori di ricerca, collaborando con la irlandese Randox Laboratories Ltd, Bosch è riuscita a mettere a punto una versione specifica per Covid-19 del suo già esistente tester Vivalytic. Vivalytic è un apparecchjo sviluppato dalla divisione Healthcare Solutions di Bosch. E anche questa versione specifica per Covid-19 del suo tester diagnostico molecolare completamente automatizzato può essere utilizzata direttamente da tutte le istituzioni mediche. Senza ricorrere a laboratori specializzati. Altro punto di forza di Bosch Vivalytic è anche la rapidità di analisi: un’infezione da coronavirus viene rilevata in meno di due ore e mezza, tempo misurato dal momento in cui il campione viene prelevato al momento in cui arriva il risultato.
Il nuovo apparecchio sarà disponibile in Germania a partire da aprile, e a seguire negli altri mercati in Europa e fuori Europa.
Il nuovo dispositivo di Bosch consente, tra l’altro, di analizzare contemporaneamente in un singolo campione non solo la presenza del virus Covid-19 ma anche altre nove malattie respiratorie, tra cui influenza A e B. «La particolarità del tester Bosch — afferma Marc Meier, presidente di Bosch Healthcare Solutions GmbH — è la capacità di offrire una diagnosi differenziale. Che consente ai medici di risparmiare tempo altrimenti necessario per ulteriori test. Fornisce inoltre una diagnosi affidabile in modo rapido, in modo che possano iniziare rapidamente le cure adeguate». La possibilità di eseguire i test direttamente nell’ospedale – si legge nella nota di Bosch – elimina la necessità di trasportare campioni, cosa che ruba tempo prezioso.
Cesare Sasso
Marco Gambardella
Redazione
