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Borile presenta il piano (e il nuovo socio)

La scorsa settimana Umberto Borile ha presentato i piani del suo atelier per il triennio 2018-2021. Tra le righe del comunicato emerge che il marchio Borile è stato rilevato da una società di servizi nel settore automotive, che punta a rilanciare la piccola casa. Finalmente nuova linfa vitale o ennesima ciambella di salvataggio?
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Qualche giorno fa abbiamo ricevuto in redazione il comunicato stampa della presentazione, in un elegante locale vicino al Duomo di Milano, delle novità di Umberto Borile per il triennio 2018- 2020. Un anno simbolico il 2018, coincidente con il trentesimo anniversario del lancio della Piuma, una leggerissima moto da fuoristrada 500cc che aveva portato alla corte del progettista veneto persino la Honda.
Grandi notizie per gli appassionati del marchio, con la Multiuso stabilmente in produzione e la nuova MdV 300, una piccola enduro dal gusto vintage, in arrivo. Sempre per gli amanti del tassello sarà disponibile in serie anche la B500 Ricki, oltre ad una stradale leggera, bassa da terra e agile pensata per il pubblico femminile che verrà presentata in EICMA 2018. Infine, una 450cc stradale ispirata alla BSA Gold Star e persino una 550cc mezza carenata per raid e rally, forse spinta da un motore interamente made in Borile dotato di una nuova, rivoluzionaria distribuzione.

Buone notizie anche per gli amanti della B500 Ricki, per la quale si dovrebbero aprire le porte alla produzione di (piccola) serie

La notizia però, quella vera intendo, è passata in secondo piano:

la Umberto Borile & Co. non esiste più.

Già, perché il comunicato parla chiaramente di un accordo con Administra S.r.l., società veronese operante nel settore automotive e guidata da Filippo Manara. Administra nello specifico è “una multiutility service company che offre servizi alle PMI, con particolare focus su tutto il mondo automotive.” L’area di attività principale è la gestione delle flotte aziendali in outsourcing, a cui si aggiungono altri servizi meno specifici: immobiliari, tax & legal, utilities (leggi pulizia, facchinaggio e logistica). Nella squadra entra anche Maurizio Zucchi, a cui è affidato il compito di realizzare la nuova rete distributiva italiana ed estera.

E la famiglia Bassi, socia per anni di Umberto Borile?

Si è silenziosamente disimpegnata dopo la morte improvvisa del patriarca Carlo nel 2015. Non è dato a sapere quali siano stati gli accordi per l’uscita dal capitale, quello che emerge sicuramente dando un’occhiata in Camera di Commercio è che la società Borile Motociclette S.r.l. (già Umberto Borile & Co. S.r.l.) è stata cancellata lo scorso anno. Il comunicato stampa di questi giorni riporta infatti in calce i dati societari di Administra, come se il marchio Borile (o il relativo diritto di utilizzo) fosse confluito nella stessa.
Sicuramente i nuovi compagni di strada di Borile sanno che il progetto, tanto affascinante quanto ambizioso, non è scevro da rischi. Lo stesso amministratore delegato Manara la definisce “una sfida ricca di opportunità e non priva d’insidie”.

Il nuovo team manageriale di Borile vede, oltre al visionario Umberto (a sinistra), Filippo Manara (CEO di Administra, al centro) e Maurizio Zucchi (responsabile commerciale, a destra)

Le moto di Umberto ci piacciono molto perché rappresentano l’elogio della semplicità meccanica. Si tratta di mezzi che riportano agli anni sessanta e settanta, quando quello che non c’era non si poteva rompere e ci si comprava una moto in funzione del tipo di utilizzo – e non viceversa –. Andavi per strada da solo? Via di supersportiva. Fango nel weekend? Moto da regolarità. No, non c’erano le cross-over o le dual purpose. E Umberto Borile ha continuato a fare moto, proprio le sue dal 1988, con questo credo ormai dimenticato da tutti. Costruisce una moto, la Multiuso, perfetta per andare a funghi oppure la moto da regolarità leggera e molto agile per chi sgasava quarant’anni fa e vuole rispolverare quel brivido.

Quello che ci sentiamo di augurare a Umberto (e soci) non è tanto il successo delle motociclette – già molto apprezzate – quanto un po’ di pace societaria e finanziaria. Ovvero quello che è mancato a Borile fino ad oggi, gli attrezzi giusti per trasformare una bellissima visione artigianale in una produzione di nicchia ma con una chiara impostazione industriale. Riponiamo quindi fiducia nella toolbox di Administra, con i più sinceri auguri di buon lavoro.

Nel futuro di Borile c’è molta attenzione al pubblico femminile. In EICMA 2018 sarà presentata una stradale leggera, bassa da terra e agile pensata proprio per le lady rider

 (photo credit: Michelangelo Agostinetto)

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