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Backpack Racing, un nuovo modo di fare corsi in pista

Chi ama i cordoli non può pretendere di essere veloce e performante quanto un pilota con tanta esperienza sulle spalle. Inoltre, in un contesto dove è veramente facile sbagliare e farsi del male, buttarsi ginocchio a terra senza un’adeguata preparazione è decisamente poco raccomandabile. Spulciando su svariati motori di ricerca, si può trovare facilmente una scuola guida. I costi solitamente sono alti e offrono quasi tutte lo stesso format: sessione teorica e sessione in pista, intervallata da sessioni teoriche.
In mezzo a tutte queste scuole, sta sbocciando un nuovo progetto, la BackPack Racing, nata dall’esperienza di pilota e istruttore di Edoardo Mazzuoli. Incuriositi, gli poniamo un paio di domande per capire cosa offre di più.

Chi è Edoardo Mazzuoli?

Edoardo Mazzuoli è una di quelle persone sul pianeta che mai avrebbe dovuto guidare una moto, eppure eccomi qua a raccontare la mia realtà e il mio progetto. Ho iniziato a correre a 19 anni e, con un amico, Andrea Brambilla, abbiamo dato vita al Team BrCorse, squadra che milita tutt’ora nel paddock del Civ.
Sono stato Vicecampione Italiano Sport Production 4 tempi (attuale 300SS) nel 2011 ed ho successivamente gareggiato nella SS600 con risultati in Top10 e podi nella National 600.
Negli ultimi due anni sono stato un po’ lontano dalle competizioni ma ho fatto un sacco di nuove esperienze e quando è stato il momento ho deciso di dare vita a Backpack Racing.

Edoardo durante una giornata in pista, con i suoi allievi

Come è nata l’idea del progetto Backpack Racing?

Il nome è arrivato dopo ed è stata la conseguenza del format con cui si svolge l’evento.
Ci sono stati un po’ di fattori che uniti fra loro hanno dato vita a Backpack Racing: aver insegnato negli ultimi 4 anni nelle scuole più famose d’Italia con il metodo tradizionale, osservato che in altre discipline motoristiche (come il motocross) l’istruttore non gira mai con l’allievo, dedicare attenzioni anche alla moto dell’allievo controllando componentistica e set-up e aver notato, aiutando amici in pista che si può lavorare e imparare moltissimo anche dai box.

Tutti questi fattori mi hanno dato l’input per creare un nuovo modo di insegnare, offrendo uno strumento di qualità ad un prezzo accessibile a tutti (parliamo di 200 euro ad alunno; di solito per un corso di guida si spende almeno il doppio). Ho chiamato il mio progetto BackPack Racing, perché in effetti io non ho moto e struttura. Arrivo in circuito con lo zaino, il computer, le mie telecamere, il mio bagaglio di esperienza e mi affianco alla persona che mi ha chiamato.

Ecco tutto il materiale didattico di Edoardo: zaino colmo di telecamere, un tavolino, una sedia e un paio di attrezzi

Il “backpacker” nel linguaggio moderno è quella persona identificata come viaggiatore o globetrotter che gira il mondo con lo zaino; io, in piccolo e nel mondo moto, faccio esattamente questo: giro le piste italiane con il mio zaino e vado dove sono richiesto compatibilmente ai miei impegni di gare e team.

A tuo avviso, chi potrebbe trarre maggiori benefici dal tuo progetto?

In verità è un esperienza che abbraccia tutti coloro che vanno in pista, dal più inesperto al pilota nazionale. Ovviamente ogni livello ha un funzionamento diverso.
Solitamente, nei corsi di guida si fa della teoria per poi passare alla pratica; nel caso della Backpack Racing invece si entra subito in pista, con le telecamere installate sulla moto, per capire ed avere un giudizio oggettivo sui punti di forza e debolezza dello stile di guida, per poi analizzarli e trovare la soluzione, senza perdere tempo.

In parallelo a Backpack Racing, quali sono i tuoi progetti?

Con Andrea (BrCorse) abbiamo da poco rilevato un capannone in Brianza con l’intenzione di ampliare l’impegno del Team. Schiereremo il prossimo anno, oltre alle due Yamaha R6 anche una Yamaha R3 sulla quale vorremo far correre un giovane promettente.
Backpack Racing è un progetto pronto per essere ampliato; avrà delle novità durante l’inverno e sto già organizzando le trasferte per i test invernali in Spagna.
Per quanto riguarda le corse, se ci saranno le condizioni, mi piacerebbe tornare a competere nella SS600 italiana, in sella ad una delle Yamaha allestite da BrCorse.

Finalmente qualcosa di diverso, interamente dedicato a chi vuole imparare a girare in pista in tutta sicurezza, migliorando il proprio crono. Ciò che differenzia la Backpack Racing da tutte le altre scuole guida non è solo la quantità di risorse in gioco (valore nettamente a sfavore per il progetto di Edoardo), ma il raggiungimento del miglior risultato nel minor tempo possibile. Anche il portafogli ringrazia!

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