L’equazione del progetto è Aprilia=Racing, non ci sono dubbi.
L’Aprilia RS 660 mostra la cura costruttiva di un pezzo unico. Una grande quantità di elementi in carbonio impreziosiscono il progetto. La scelta cromatica non è nuova ma è decisamente efficace. Il rosso Aprilia utilizzato per il basamento per la termica ed cerchi crea un effetto racing. Molto bello il trave superiore del telaio ed il forcellone lucidati, anch’essi in piena tradizione Aprilia.
La moto è molto piccola ma nel complesso la volumetria non dice nulla di nuovo. È in linea con le tendenze emerse ormai da diversi anni che prevedono una coda molto corta e alta. Masse decisamente spostate sull’anteriore ed un frontale con i gruppi ottici molto sottili e sfuggente. Interessante nella vista frontale la sovrapposizione della doppia carena probabilmente motivata da un effetto depressione. Il propulsore molto compatto scompare un po’ nell’economia complessiva della linea.
Il terminale di scarico nel suo essere poco disegnato è molto più con adatto a un prototipo come questo che ad una moto di produzione. Molto bello il particolare delle pedane che si imbullonano direttamente sul basamento motore e sono a loro volta supporto per il forcellone posteriore.
Nel complesso una realizzazione davvero pregevole, accompagnata da dichiarazioni di prossime declinazioni della stessa motorizzazione in altri segmenti, buon lavoro Aprilia!