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Aprilia brevetta un sistema anti-affondamento meccanico

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Negli Stati Uniti è stato depositato un brevetto di Aprilia riguardante un sistema anti-affondamento in frenata che ricorda quelli in voga negli anni ‘80. 

L’Aprilia ha depositato negli USA una domanda di brevetto per un sistema meccanico anti-affondamento in frenata che in qualche modo riporta alla memoria quelli in voga negli anni ’80 per le moto sportive. Come sappiamo, durante la frenata le moto dotate di forcella convenzionale  tendono a trasferire il carico sull’anteriore e questo provoca un affondamento della forcella stessa. A causa dell’affondamento, cambia la geometria dello sterzo e diminuisce la possibilità di assorbire le asperità. 

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Con il risultato che è più facile in certe situazioni che la ruota perda il contatto sull’asfalto. Per evitare questo, si lavora sui componenti interni della forcella (molla, pompanti, regolazioni) per trovare un giusto compromesso. Ma, trattandosi di un compromesso, ciò limita le prestazioni della sospensione in altre circostranze di guida. 

Tutti i costruttori sono da sempre alla ricerca di una soluzione definitiva al problema, ma ogni proposta ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi. Abbiamo visto nel tempo gli esempi della Bimota Tesi, della Yamaha GTS, gli esempi del Telever BMW, delle sospensioni Hossack. Tutti questi progetti nascono con l’intento fondamentale di evitare l’affondamento in frenata, ma spesso non regalano al pilota il giusto feeling nella guida.

Negli anni ’80 e ’90 si diffusero vari sistemi anti-affondamento.

Negli anni ’80, in particolare i produttori giapponesi iniziarono a costruire sistemi anti-affondamento sulle loro moto sportive. Iniziarono con le moto da corsa. Usando sistemi meccanici in cui le pinze dei freni, che quando vengono azionate tenderebbero a ruotare attorno all’asse della ruota, erano ancorate alla forcella mediante veri e propri puntoni di spinta che la sostenevano in frenata. Nella produzione di serie, invece, si diffusero vari sistemi idraulici. Controllati dal freno, aumentavano lo smorzamento della forcella e quindi riducevano la loro velocità di compressione. Ma questo diminuiva Il comfort delle sospensioni. Poi, con il progredire delle tecnologie applicate sulle forcelle, questi sistemi sono stati abbandonati.

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L’anti-Dive idraulico della Suzuki GSX 750 Katana.

Il nuovo sistema meccanico brevettato da Aprilia.

L’Aprilia sembra ora voler rispolverare l’idea di un sistema meccanico. Un brevetto il tal senso è stato depositato negli USA nel marzo 2020. In questa proposta, la pinza del freno radiale, che può essere ruotata solo di alcuni gradi attorno all’asse della ruota, è collegata ad una staffa che si muove in senso contrario rispetto alla pinza in frenata, cioè va verso il basso. Perché è collegata tramite un puntone  articolato al fodero della forcella.

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La geometria del sistema dovrebbe essere progettata in modo tale che l’effetto anti-affondamento diminuisca con l’aumentare dell’affondamento della forcella. Ciò significa che il massimo effetto anti-affondamento può essere ottenuto all’inizio della frenata. Se la forcella affonda ulteriormente, l’effetto si riduce. In modo che la forcella possa svolgere liberamente i suoi compiti di e garantire l’aderenza sulla ruota anteriore. Le caratteristiche del sistema possono essere modificate semplicemente cambiando le geometrie dei vari componenti o spostando il punto di articolazione sulla forcella.

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