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Alvaro Bautista in crisi? O le cadute sono un caso fortuito?

alvaro bautista

Caduto a Jerez, caduto a Misano. E sempre nello stesso modo. L’avantreno che perde aderenza in ingresso curva. E sempre nel secondo giro. Un errore del pilota o un limite della moto che viene messo in evidenza dallo stile di guida di Alvaro Bautista?

Alvaro Bautista è caduto di nuovo, a Misano. E sempre nello stesso modo: avantreno che chiude in ingresso curva. Se ricordate bene, qualche settimana fa, analizzando la situazione tecnica del mondiale Superbike, avevamo fatto notare che, contrariamente a quanto pensato da molti, le vittorie a raffica della Panigale V4 erano da attribuire più al pilota che alla moto.

Cioè, intendiamoci: non che la moto sia male. Senza dubbio la nuova Ducati ha un bel motore, potente e veloce in allungo. Ma ha anche un telaio particolare sviluppato secondo criteri che la Ducati usava in MotoGP quando la moto di Borgo Panigale non era certamente protagonista (ricordate gli anni di Valentino Rossi?). Ebbene, Bautista all’epoca guidava la Ducati MotoGP, con quello stesso tipo di telaio. E probabilmente ora sulla Panigale V4 usa lo stesso tipo di guida che sulla Ducati era obbligatorio: frenate profonde, poca strada in piega, e grandi manate sull’acceleratore raddrizzandola subito per sfruttare motore e motricità al top.

alvaro bautista
Ducati in difficoltà sul bagnato. Colpa della moto?

Uno stile di guida che porta a rischiare se non hai segnali chiari dall’avantreno.

Ma questo tipo di guida richiede molta attenzione nella fase di inserimento, frenare profondo a moto inclinata con un avantreno che non dà segnali molto evidenti può portare a cadere, proprio come è successo a Bautista nelle ultime due gare.

Se a questo aggiungiamo che la strategia ormai chiarissima di Bautista è quella di predere subito il massimo vantaggio possibile, girando sin dai primissimi giri su tempi record, ecco che le due cadute (gara-2 a Jerez e gara-2 a Misano) diventano spiegabili.

La nostra tesi (avantreno “particolare” che non dà molta confidenza al pilota) spiegherebbe anche lo scarso rendimento dei piloti Ducati sul bagnato. Sia in gara-1 a Imola che in gara-1 a Misano, abbiamo visto Bautista e Davies in difficoltà rispetto alle Kawasaki e alle Yamaha.

Un campionato che sembrava già deciso, si è improvvisamente riaperto a Misano. Bautista era arrivato sulla pista romagnola con 41 punti di vantaggio su Rea. Ora, al giro di boa del mondiale Superbike, i punti di vantaggio sono 16. 

alvaro bautista
Rea ha vinto gara-1 e gara-2 a Misano.

Qualcuno potrebbe affermare che le cadute di Bautista possano essere imputate anche alla situazione contrattuale di Bautista. Il suo accordo con Ducati in Superbike scade a fine anno. La Ducati vorrebbe rinnovarlo, ma lui vorrebbe tornare in MotoGP. E nel frattempo sembra si stia facendo sotto Honda per offrirgli la sua nuova Superbike nel 2020. Insomma, Sicuramente Alvaro ha la testa occupata anche di pensieri sul suo futuro. Ma è sicuramente in una posizione di forza. è lui che può scegliere, e questo di solito crea nel pilota una situazione mentale ancora più forte.

Arrivato a Misano con 41 punti di svantaggio, Rea ha ridotto il gap a 16 punti ora.

 

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