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A giugno boom delle moto e buon andamento scooter. Vendite a + 37% su giugno 2019 Ma il conto totale rimane "sotto" del 22,6%

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Il mondo della moto prova a sopravvivere senza l’aiuto di nessuno. Boom di vendite a giugno (+37,3% rispetto al 2019). Ma a causa del lockdown siamo ancora in negativo di oltre il 22%

Come si era intuito vedendo il gran lavoro dei concessionari da quando hanno potuto riaprire le porte al pubblico, il mese di giugno ci mostra dati di immatricolazione delle due ruote a motore che chiudono in positivo.  Siamo a  +37,3% sullo stesso mese del 2019.

«Malgrado il dinamismo della domanda, che ridà ossigeno anche a una rete di vendita molto provata dal periodo di lockdown – Afferma Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA —, nel primo semestre abbiamo perso il 22,6%. Permane quindi un contesto economico di grave crisi, che — ha aggiunto Magri — i nostri associati hanno affrontato in assenza di misure incentivanti da parte del Governo. Per la natura stagionale del nostro mercato, i volumi persi non saranno recuperati. E su questo scenario negativo continuiamo a chiedere l’attenzione delle Istituzioni nazionali e anche in sede europea. Dove stiamo sostenendo la deroga all’entrata in vigore dell’omologazione Euro5».

Nel mercato di giugno la buona notizia è il +55% delle moto!

Entrando nel vivo dei dati, nel mese di giugno il totale immatricolato (veicoli oltre 50 cm3) raggiunge quota 39.085, corrispondenti ad un incremento del 37,3%. Significativa la performance degli scooter che, con 22.229 veicoli venduti, crescono del 26,5%, mentre è sorprendente l’exploit delle moto, che fanno segnare un incremento del 55%. Corrispondente a 16.820 unità.  Anche i ciclomotori registrano valori più che lusinghieri, con una crescita che sfiora il 10% (+9,6%) e 2.568 veicoli venduti.

Nel mese di giugno risulta più contenuta la crescita degli elettrici, che fanno registrare comunque un incremento del 17%, pari a 657 veicoli venduti. Mentre nei primi sei mesi dell’anno l’aumento è del 73,9%, corrispondente a 3.914 veicoli. Una spinta al settore elettrico potrà venire dalla recente approvazione di un emendamento promosso da ANCMA e finalizzato a cancellare l’obbligo di rottamazione previsto per l’acquisto con Ecobonus di una moto o di uno scooter a emissioni zero. Con la conversione in legge del Decreto rilancio sarà infatti possibile beneficiare di uno sconto del 30% sul prezzo di acquisto. Che salirà fino al 40% in caso di rottamazione di un veicolo termico.

Ma il bilancio dei primi sei mesi è comunque negativo di oltre il 22%. Serve aiuto dall’Europa sulla Euro 5.

Nel totale anno (gennaio – giugno 2020), le immatricolazioni raggiungono le 106.874 unità (-23% rispetto allo stesso periodo del 2019), con le moto che immatricolano 47.959 veicoli corrispondenti a una flessione del 23,7% e gli scooter che fanno registrare 58.816 unità e un calo del 22,3%. I ciclomotori perdono il 17,1% rispetto al primo semestre 2019, per un totale di 7.984 veicoli venduti. Nel complesso il mercato (immatricolazioni + ciclomotori) si attesta sulle 114.858 unità, con un calo del 22,6%.

Le sorpresa positive e quelle negative fino ad oggi.

Nelle prime posizioni della classifica non cambia nulla rispetto alla fine del 2019. Continua la lotta per il primato fra BWM R 1250 GS e Honda Africa Twin (se si vuole tenere separata la BMW Adventure dalla versione normale, così come da dati della motorizzazione) e si conferma il podio per la Benelli TRK 502, davanti alla Yamaha Tracer 900. Gran balzo della Honda CB 650 R che dalla 25.ma posizione di fine 2019 si ritrova al settimo posto avendo già venduto più di tutto il 2019!

Altre cose da notare sono l’ingresso nella top ten della Yamaha Ténéré 700 (arrivata tardi nel 2019) e gli scivoloni delle Ducati Scrambler 800 (-5 posizioni), Multistrada 950 (-8), Multistrada 1260 (-4), Kawasaki Z 650 (-8).

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La Yamaha Ténéré 700 entra nella “top ten” del mercato.

Impressiona in negativo anche l’anonima 61.ma posizione della nuova Triumph Tiger 900 che finora ha piazzato solo 196 pezzi. 

Su tutte queste considerazioni comunque bisognerà tornare più avanti, a fine estate. Perché sugli scarsi risultati di alcuni modelli potrebbe al momento pesare una scarsa disponibilità di moto causata dal blocco per il lockdown. Bisognerà aspettare luglio e agosto perché il mercato e la distribuzione dei modelli ai concessionari si stabilizzi. 

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