Dopo aver abbattuto tutti i record delle piste su cui ha corso quest’anno, il motore Triumph in Moto2 si prende un altro prestigioso primato al Mugello. Per la prima volta sono stati raggiunti i 300 km/h da una Moto2 (Bulega, nelle prove libere).
I 300 km/h con la Moto 2 non erano mai stati toccati. Ma c’era da aspettarsi qualcosa di simile al Mugello, visto come stavano andando le cose in Moto2 dopo l’arrivo del nuovo motore Triumph. Dopo la prima gara della Moto2 2019, infatti, avevamo evidenziato come con l’adozione del tre cilindri inglese fossero stati abbattuti tutti i precedenti record della pista di Losail, in Qatar. La cosa si è ripetuta su ogni pista, tanto da non fare più notizia ormai.
Ma al Mugello è successa una cosa che difficilmente può passare inosservata. Il venerdì, durante la seconda sessione di prove libere, Nicolò Bulega – Sky Racing Team VR46 – è stato il primo pilota ad aver superato i 300 km/h con una Moto2. Magari sarà stato anche merito di una bella scia, che al Mugello conta tantissimo. Ma resta il fatto che il motore Triumph tricilindrico ha mostrato una volta di più di essere un grosso fattore “energetico” in questa categoria. In Moto2 infatti le prestazioni si erano ormai livellate da tempo.
In qualifica e in gara altri record abbattuti.
Poi, nel corso delle qualifiche, con la temperatura dell’asfalto salita a 45°, ad abbattere un altro record è stato Marcel Schrotter – Dynavolt Intact GP – capace di far segnare il nuovo giro veloce della pista con quasi un secondo di vantaggio sul precedente, stabilito nel 2015. Ma a superare il vecchio limite, insieme a lui, sono stati altri cinque piloti.
Altro record in gara, con Marquez che volando verso la vittoria ha ritoccato il crono del giro veloce.
«Superare i 300 km/h è un risultato storico, una cosa di cui siamo molto orgogliosi» ha commentato Steve Sargent, Chief Product Officer di Triumph.